Quando la leggenda sfiora il mito nasce una nuova pagina di storia: Celtic Glasgow e New Balance lanciano la sfida alla tradizione fino al 2021

Celtic Park, (Glasgow), 4 Maggio 2015 – Si dice a volte, tra cronisti, si debba riscoprire il fascino delle notizie che sta scrivendo, per trasmettere a chi legge l’esatta atmosfera di ciò che si sta vivendo. Bèh, questa è senz'altro una di quelle occasioni in cui, anche un cronista di lungo corso, stenterebbe a non confondere passione giornalistica ed emozioni personali; ma quando accade solitamente, o si è difronte ad un evento eccezionale, o, si è esattamente consapevoli di aver la fortuna di esser parte di una pagina, che a suo modo entrerà nei libri di storia, tra le pagine più affascinanti della nuova era del calcio.






Era il 28 febbraio scorso, quando, alla “conferenza stampa show’’ per lo sbarco di New Balance nel Football, tenutasi a Londra; da piccoli “rumors’’ di corridoio si ebbe la perfetta sensazione che qualche colpo clamoroso sarebbe stato “esploso’’ da lì a poco.
L’annuncio clamoroso squarcia l’aria appena cinque giorni dopo, ed è un fendente destinato a far tremare l’intero mercato del vecchio continente. Dopo una lunga e solida collaborazione, durata oltre 10 anni Il Celtic FC, uno dei Club più antichi e blasonati del calcio britannico “ trova un nuovo orizzonte’’ e cambia pelle, cedendo alle lusinghe del brand Americano; che dopo avere riassorbite tutte le partneship di Warrior, sta ampliando con straordinaria caparbietà strategica la sua già nobile “famiglia’’.
Con questo grandissimo colpo, il brand di Boston ha incastonato un’altra vera gemma preziosa alla sua “collezione di Maglie Storiche’’.




Un nuovo equilibrio tra storia e leggenda che sicuramente farà parlare di sé!             

Andiamo con ordine: perché diciamo che sarà una leggenda destinata a rimanere nella storia?
Il Celtic Fooball Club – Tra Mito e Leggenda - Fonda le sue radici addirittura nel XIV Secolo è Il clubdei cattolici’’ infatti, Il Celtic Football Club (colloquialmente solo Celtic, pronunciato "seltik" /sɛltɪk/ e impropriamente chiamato anche Celtic Glasgow) è una società di calcio britannica con sede nella città di Glasgow, in Scozia, della quale rappresenta da sempre la minoranza Cattolica, per l'appunto,  e indipendentista.                                                                           
I bianco-verdi sono l'unico club calcistico del Paese ad aver sempre giocato nella massima divisione scozzese sin dalla fondazione di questa ed, insieme all'Aberdeen, a non esser mai retrocessi da essa. Il nome Celtic fu scelto per richiamare le radici storico-culturali di natura celtica delle popolazioni scozzesi e irlandesi. Il soprannome ufficiale della formazione invece, Bhoys, deriverebbe dall'usanza di molta gente di chiamare i calciatori dei primi anni della squadra bianco-verde bold boys ("ragazzi audaci"): il club fece subito propria questa definizione, tanto che una cartolina di inizio '900 ritraeva la squadra con impressa una scritta the Bould Bhoys, dove l'aggiunta della "u" e della "h" di troppo riflettevano un richiamo all'accento particolare della parlata irlandese.                                                                
La prima partita del Celtic fu disputata il 28 maggio 1888, quando sconfisse in amichevole quelli che sarebbero stati i rivali di sempre, i Rangers. Il primo gol storico del club fu siglato da Neil McCallum, anche se la compagine di quel match era composta per gran parte da giocatori prestati dall'Hibernian.                                                                       
Fino al 1994 il nome assommato a quello della rivale cittadina, forma la cosiddetta Old Firm, una delle più forti ed accese rivalità sportive di sempre. Ancor più, volendo fare esercizio di stile, possamo raccontarvi che, il sodalizio venne costituito formalmente il 6 novembre 1887.
(Fratello Walfrid, il fondatore della società)
La sede della fondazione fu la Chiesa cattolica di Santa Maria ad East Rose Street (poi diventata Forbes Street), Calton, Glasgow, su iniziativa di un frate marista chiamato Fratello Walfrid, originario di Ballymote, villaggio irlandese della Contea di Sligo; proprio nella città era sorta infatti una scuola dei fratelli maristi che si occupava in particolar modo dell'educazione cattolica dei giovani. L'iniziativa, almeno originariamente, era a scopo di carità, per la The Poor Children's Dinner Table, una sorta di organizzazione a sostegno dei cattolici della città l'esempio principale da cui partì l'idea del frate fu quella dell'Hibernian Football Club, club di Edimburgo fondato per motivi simili 30 anni prima.
Il primo trofeo in assoluto nella storia del club fu, secondo gli annali, la Glasgow North Eastern Cup, che si aggiudicò nel 1889 e 1890.
Nel 1892 il Celtic vinse la Coppa di Scozia per la prima volta, mentre nel 1893 vinse il suo primo campionato. Il Celtic , ha, sin dagli albori, un nutritissimo seguito tra i cattolici irlandesi e tra i supporters sono numerosi gli stendardi irlandesi.
 La divisa del Celtic è conosciuta in tutto il mondo, ovvero a strisce orizzontali bianco-verdi con pantaloncini e calzettoni bianchi.
 Piccola curiosità, non trascurabile, per capire la vocazione del club all'accoglienza propria delle sue radici; nessuno sa, ad esempio, che il Celtic ebbe la lungimirante opportunità di essere il primo club calcistico al mondo  a schierare il primo cittadino britannico di origini indiane: certo Shoo Amahad, passato alla storia  come (Ashoort Boota) – Il calciatore scalzo; citato da Federico Buffa, nel recente reportage, “ India: Alle origini del Calcio’’ per Sky Sport.

Nel 1967, il Celtic è divenuto il primo club britannico e nord-europeo a vincere la Coppa dei Campioni, prerogativa fino a quel momento di squadre italiane, portoghesi e spagnole.
Nello stesso anno vinse ogni competizione alla quale partecipò, record in Scozia mai battuto, ovvero campionato, coppa, coppa di lega e Coppa di Glasgow. Nella stagione 1966 - 1967, il Celtic è diventata anche la prima squadra in assoluto, nella storia del calcio europeo, ad aver completato il cosiddetto Treble classico (o Triplete classico - Campionato nazionale, Coppa nazionale e Champions League)
Il Celtic rimane, ad oggi, l'unico club scozzese ad aver raggiunto la prestigiosa finale di Coppa dei Campioni, e l'unica in Europa ad averlo fatto con giocatori tutti provenienti dal vivaio; tutti i giocatori erano scozzesi e nati a meno di 30 miglia dallo stadio. e completo del club era The Celtic Football and Athletic Company Ltd. 
Durante la gestione Stein, la squadra raggiunse per altre due volte la semifinale della massima competizione europea: nel 1972 affrontò ancora l'Inter, che eliminò l'undici bianco-verde ai calci di rigore (entrambe le sfide si erano concluse sullo 0-0). Nel 1974, invece, il Celtic fu eliminato dall'Atletico Madrid, pareggiando 0-0 in Scozia, e perdendo 2-0 in Spagna. 
(Jock Stein fautore dell' epopea anni'70)

Nel 1975 arriva un terzo posto in campionato, ma il Celtic ottiene comunque un double nelle coppe nazionali, assicurandosi prima Coppa di Lega, battendo l'Hibernian per 6-3, e poi la Scottish Cup, con la vittoria per 3-1 sull'Airdrieonians. L'avventura in Coppa dei Campioni è piuttosto deludente, terminando al primo turno contro i greci dell'Olympiakos, pareggiando 1-1 in casa e perdendo 2-0 in trasferta .                           
La stagione successiva arriva solo un secondo posto in campionato. In Coppa delle Coppe, il Celtic sconfigge al primo turno il Valur con un 9-0 complessivo (vittoria per 7-0 al Celtic Park e 2-0 a Reykjavík). Al termine dei 180 minuti contro la compagine islandese, la squadra portò a casa un trofeo particolare, il Polar Bear Trophy. Agli ottavi, gli uomini di Stein sconfiggono i portoghesi del Boavista, pareggiando 0-0 in Portogallo e vincendo 3-1 in Scozia. Il cammino termina in maniera sorprendente ai quarti contro i tedeschi del Zwickau, con un pareggio casalingo per 1-1, seguito da una sconfitta esterna per 1-0.  
Nel 1977 l'avventura europea dei biancoverdi si ferma al primo turno della Coppa UEFA, per mano del Wisla Cracovia, pareggiando per 2-2 in casa e perdendo 2-0 in Polonia. La stagione è comunque caratterizzata dal double, campionato e Scottish Cup. L'aritmetica conquista del titolo nazionale arriva il 16 aprile (a quattro giornate dalla fine del torneo), con la vittoria per 1-0 in trasferta ad Edimburgo contro l'Hibernian. Di Joe Craig il goal partita nel corso della ripresa[38]. La finale di Coppa di Scozia, invece, viene disputata il 7 maggio contro i Rangers, e vinta per 1-0 grazie ad un rigore trasformato d Andy Lynch nel corso del primo tempo. La conquista della coppa nazionale (la 25a per i Bhoys) rappresenta l'ultimo trofeo sollevato da Jock Stein (la sua 8a Coppa di Scozia e 25o trofeo in assoluto) ad Hampden Park, alla guida dei cattolici di Glasgow. Secondo gli annali, però, Jock Stein si congedò dalla società portando in bacheca un altro trofeo, la World of Soccer Cup, vinto in un torneo amichevole che si tenne in Australia dal 21 al 31 luglio, dove il Celtic trionfò su Stella Rossa, Arsenal e una selezione Australiana. La stagione seguente il Celtic apparì fuori dai giochi in campionato molto presto, nonostante il loro centrale Paul Elliott fosse stato eletto il giocatore dell'anno. Raggiunsero la finale di Coppa di Lega per essere poi battuti dai Rangers ai supplementari. Comunque, la vendetta fu consumata nel quarto di finale della Coppa di Scozia: in una folle giornata di San Patrizio, il Celtic vinse 2-0 con i rivali grazie alle reti di Gerry Creaney e Dariusz Wdowczyk, in una partita caratterizzata da 4 espulsioni (3 per i Rangers ed 1 per il Celtic). La soddisfazione durò poco anche in quella competizione, dato che il Celtic fu poi eliminato in semifinale dal Motherwell con un pesante 4-2, che determinò l'ultimo abbandono di McNeill alla guida del club.

Liam Brady, Neuchatel Xamax e Lou Macari

Liam Brady fu scelto come nuovo allenatore del Celtic poco dopo l'abbandono di McNeill, divenendo soltanto l'ottavo manager dopo cento anni; (ma fu anche il primo ad allenare la squadra senza mai avervi giocato). Nonostante le sue credenziali come calciatore di Arsenal e Juventus, oltre che per la Nazionale di calcio irlandese, la sua gestione risultò abbastanza fallimentare. Il 22 ottobre 1991, al secondo turno di Coppa UEFA contro la formazione svizzera del Neuchatel Xamax, il Celtic perse 5-1, una delle peggiori sconfitte europee della storia del club. Nella partita di ritorno il Celtic non andò oltre la vittoria per 1-0, e fu eliminata con un risultato totale di 5-2. Con una sconfitta contro l'Airdrie nella Coppa di Lega poche settimane prima, Brady lasciò il club presto, e i cosiddetti barren years del club continuarono con la guida di un altro ex-calciatore, Lou Macari. L'unica soddisfazione di "rilievo" in quei primi anni 90, fu la vittoria di un'edizione del Tennets Sixes, un torneo di calcio a sei tra squadre scozzesi di I e II Division, avvenuta il 14 gennaio del 1992 (vittoria in finale per 4-2 contro il St Johnstone F.C.). Infatti, nelle successive stagioni il Celtic non alzò alcun trofeo. Nel campionato 1991-92 e 1992-93 si classificò al terzo posto, ottenendo comunque la qualificazione alla Coppa UEFA. Arrivò quarto, invece, al termine del campionato 1993-94, rimanendo fuori da qualsiasi competizione europea. 

Dagli Anni della leggenda ai giorni nostri: la storia affievolisce il mito Ma la leggenda promana ancora:

 Il 24 luglio del 2009  il Celtic diventa la " prima squadra scozzese " a giocare nel nuovo stadio di Wembley, partecipando alla prima edizione della Wembley Cup (insieme ai campioni d'Europa in carica del Barcellona, gli inglesi del Tottenham e i campioni d'Africa dell'Al-Ahly). La vittoria della competizione (battendo 5-0 l'Al-Ahly e, due giorni dopo, 2-0 il Tottenham) impreziosì ulteriormente l'evento. Insieme alla Translink Cup (competizione annuale che promuove la lotta al razzismo), vinta pochi giorni prima in Australia contro il Brisbane Roar Football Club, saranno gli unici trofei della stagione per i Bhoys. Infatti, nonostante il buon precampionato, la stagione di Tony Mowbray sulla panchina degli scozzesi è stata tutt'altro che felice: il Celtic, dopo aver eliminato la Dinamo Mosca nel terzo turno preliminare dalla Champions League (perdendo 1-0 in casa, ma vincendo 2-0 in trasferta), fu prima estromesso dalla competizione ai play-off ad opera dell'Arsenal (sconfitta a Glasgow per 2-0, e a Londra per 3-1) e in seguito anche dall'Europa League, dopo che la squadra giunse in terza posizione nel girone eliminatorio. In campionato i risultati furono scarsi e la squadra ebbe una stagione difficile, non riuscendo ad impedire ai rivali dei Rangers Glasgow la vittoria per il secondo anno consecutivo. Mowbray si dimise a marzo, all'indomani di una sconfitta per 4-0 in campionato contro il St. Mirren. Al suo posto venne nominato come allenatore l'ex giocatore Neil Lennon. La stagione vede il Celtic terminare in seconda posizione dietro i rivali cittadini di Ibrox Park. A nulla servì a Febbraio l'arrivo in prestito dal Tottenham del forte attaccante Robbie Keane. A soddisfazione personale, segnò 16 reti in 19 presenze, diventando il capocannoniere e il miglior giocatore del club della stagione.

Uno striscione d'incoraggiamento dei tifosi per Neil Lennon a seguito delle minacce di morte ricevute.
Durante la sessione estiva di mercato della stagione 2010-11, la società ha piazzato colpi importanti come quello di Daryl Murphy e di Efraín Juárez, perdendo però allo stesso tempo Aiden McGeady, passato allo Spartak Mosca per 10 milioni di sterline. La stagione è molto amara per i Bhoys. La squadra esce sconfitta sia dal terzo turno preliminare di Champions League contro i portoghesi dello Sporting Braga (sconfitta per 3-0 in Portogallo, e vittoria per 2-1 in Scozia) che dai play-off di Europa League contro gli olandesi dell'Utrecht (vittoria casalinga per 2-0, seguita da una pesante sconfitta per 4-0 in trasferta). Inoltre, durante l'anno accade un drammatico episodio in società: nel marzo 2011, a Lennon viene spedito un pacco bomba. Fortunatamente viene intercettato dalla polizia postale. In risposta alle minacce di morte, arrivarono attestati di solidarietà e di condanna per il vile attentato da parte dell'intera tifoseria biancoverde, e da personaggi di spicco, quali il primo ministro scozzese Alex Salmond, e il presidente della UEFA Michel Platini, i quali descrissero l'accaduto come un puro atto di terrorismo. Dopo queste minacce, Lennon viene successivamente messo sotto scorta. Già in precedenza, Lennon e i giocatori Nordirlandesi in forza al Celtic: Niall McGinn e Patrick McCourt avevano ricevuto lettere minatorie contenenti proiettili. Al di là di questi episodi incresciosi, in campionato la squadra si piazza nuovamente seconda dietro i rivali dei Rangers, con un solo punto di distacco. Il 21 maggio, però, vince la sua 35ª Scottish Cup battendo 3-0 il Motherwell, con Ki Sung-Yueng (premiato al termine della partita come 'man of match'), Mark Wilson e Charlie Mulgrew marcatori dell'incontro.

Nella stagione successiva, il Celtic partecipa all'Europa League, incontrando al terzo turno preliminare il Sion. La gara d'andata al Celtic Park termina con il risultato di 0-0. Il ritorno, invece, 3-1 per gli svizzeri. Nonostante la sconfitta al termine del doppio confronto, il Celtic partecipa ugualmente alla fase a gironi, in seguito alla squalifica del Sion da parte della FIFA, per aver schierato nella sfida contro gli scozzesi dei giocatori non eleggibili. I biancoverdi vengono inseriti nel girone con Atletico Madrid, Rennes e Udinese. Al termine della prima fase, il Celtic totalizza 6 punti (frutto di una vittoria e un pareggio nella doppia sfida contro i francesi, e di due pareggi contro l'Udinese) classificandosi al terzo posto nel proprio girone, alle spalle degli spagnoli e degli italiani, e deve abbandonare la competizione (risulterà fatale il pareggio per 1-1, all'ultima giornata contro l'Udinese al Friuli).
 Il 18 marzo arriva un'altra delusione per gli uomini di Lennon. Infatti, il Celtic perde 1-0 contro il Kilmarnock la finale di Coppa di Lega scozzese. Il 15 aprile, invece, viene eliminato dalla Coppa di Scozia, perdendo 2-1 in semifinale contro gli Hearts, vincitori poi della coppa. 
La squadra vincerà però il campionato con 20 punti di vantaggio sui Rangers (complice la penalizzazione di 10 punti perché entrati in amministrazione controllata il 14 febbraio 2012). 
Il 29 aprile, a quattro giornate al termine del campionato, al Celtic Park si tiene l'ultimo Old Firm, prima del fallimento dei Rangers. Kris Commons, Charlie Mulgrew e Gary Hooper firmano il successo per 3-0. A fine stagione, proprio Hooper, con 24 gol, è capocannoniere del torneo.


Gary Hooper: 63 reti realizzate in 95 presenze con il Celtic dal 2010 al 2013.

Nella stagione 2012-2013 della Champions League, il Celtic parte dal terzo turno preliminare, dove affronta l'HJK Helsinki. La prima partita si gioca in Finlandia e vede i bianco-verdi di Glasgow imporsi per 2-0, con le reti di Joe Ledley e Giorgos Samaras. Nel ritorno sono sempre gli uomini di Lennon ad avere la meglio, stavolta per 2-1, grazie ai goal di Charlie Mulgrew e Gary Hooper. Successivamente, vince il playoff di Champions League superando l'Helsingborg, vincendo per 2-0 entrambi i confronti, ed accede alla fase a gironi, a cui non prendeva parte dalla stagione 2008-2009. Il 7 novembre 2012, giorno del 125º anniversario della fondazione del club, grazie alle reti di Victor Wanyama (primo giocatore keniota a segnare un goal nella fase a gironi di Champions League) e Tony Watt, il Celtic supera per 2-1 il Barcellona campione del mondo. L'evento viene ulteriormente impreziosito dalla spettacolare coreografia allestita dai tifosi per l'occasione. Determinante, ai fini del risultato, la splendida performance del portiere Fraser Forster, autore di provvidenziali parate, soprattutto su Lionel Messi. Il giorno dopo, i giornali catalani lo elogiano, definendolo la "Gran Muralla" (Grande Muraglia). Il 5 dicembre, battendo sempre per 2-1 lo Spartak Mosca, con un goal di Gary Hooper (già decisivo nella vittoria per 3-2 nella partita d'andata in Russia) ad inizio gara, e ad un rigore trasformato da Kris Commons nei minuti finali, il Celtic conquista il passaggio del turno, raggiungendo gli ottavi di finale quattro stagioni dopo l'ultima volta (ovvero la stagione 2007-2008). Il 12 febbraio, nell'andata degli ottavi della UEFA Champions League 2012-2013 subiscono una pesante sconfitta per 0-3, al Celtic Park, da parte della Juventus, complicando la qualificazione ai quarti di finale. Il 2-0 della gara di ritorno elimina il Celtic dalla massima competizione europea. Si conferma leader in patria, vincendo sia campionato che Coppa di Scozia (vittoria per 3-0 sull'Hibernian F.C., con tripletta di Hooper).

La stagione 2013/'14 inizia con un precampionato piuttosto deludente. La squadra mostra molte difficoltà nell'impostazione di gioco e in fase realizzativa, dopo gli addii di alcuni giocatori importanti, come Wanyama, Hooper e Ledley (partiti per la Premier League inglese). La squadra, però, termina la preparazione con la vittoria prestigiosa sul Liverpool per 1-0, aggiudicandosi il Dublin Decider nella splendida cornice di pubblico dello Stadio Aviva di Dublino. Durante il calciomercato arrivano in squadra volti nuovi, come Steven Mouyokolo, Virgil van Dijk, Amido Baldé e, successivamente, Teemu Pukki. Da questa stagione, l'avventura del Celtic in Champions League 2013-2014 comincia dal secondo turno preliminare. La squadra di Neil Lennon vince sui campioni nordirlandesi del Cliftonville Football Club con un risultato complessivo di 5-0 (3-0 a Belfast e 2-0 a Glasgow), per poi affrontare gli svedesi dell'IF Elfsborg, eliminandoli grazie ad una rete di Commons nella gara d'andata giocata al Celtic Park, vinta per 1-0 (il ritorno in Svezia terminerà 0-0). Nella sfida per i play-off il Celtic affronta i kazaki dello Shakhter Karagandy, perdendo 2-0 l'andata in Kazakistan, ma vincendo con una rimonta al Celtic Park per 3-0, con Kris Commons, Giorgos Samaras e James Forrest (all'ultimo minuto) marcatori dell'incontro. In questo modo accede alla fase a gironi nel gruppo H con Barcellona, Milan e Ajax, terminando all'ultimo posto. L'unico successo nella competizione sarà il 2-1 casalingo contro gli olandesi. Eliminata piuttosto presto anche da entrambe le coppe nazionali con due sconfitte casalinghe (in entrambe le occasioni agli ottavi, in Coppa di Lega dal Morton, e in Coppa di Scozia dall'Aberdeen), il 26 marzo, con la vittoria per 5-1 in casa del Partick Thistle, il Celtic vince il suo 45º titolo nazionale, terzo consecutivo, il primo della neonata Scottish Premiership (che ha preso il posto dell'ex Premier League), con sette turni d'anticipo. Con 27 centri, Commons diventa capocannoniere del torneo. Forster, invece, fissa un nuovo record d'imbattibilità per un portiere nel campionato scozzese, mantenendo la sua porta inviolata per ben 1215 minuti!


Storia di una Maglia che è identità di un popolo: tra fierezza ed immortalità.


(Questa targa campeggia immortale all'ingresso degli spogliatoi del Celti Park,a monito di tutti i giocatori, per cui questa maglia deve essere più preziosa della loro stessa vita).

La divisa del Celtic ha percorso la stessa evoluzione dello stemma, è intrisa di autentica e immutabile tradizione, se non ai suoi albori. A parte, infatti, l'anno della fondazione, nel quale la squadra si presume abbia giocato in camicia bianca con colletto verde e pantaloncini neri, e il primo decennio in cui le divise erano a strisce verticali bianco-verdi, i giocatori del Celtic indossano la stessa tenuta dal 1903, quindi da più di 110 anni, ovvero una maglia bianca con strisce orizzontali verdi (le famigerate Hoops), pantaloncini bianchi e calzettoni altrettanto bianchi; la tenuta non è mai cambiata con l'avanzare delle stagioni se non per qualche dettaglio poco rilevante a livello visivo.
(La divisa con la quale il Celtic vinse la finale dellaCoppa di Scozia del 1977, l'ultimo trofeo dell'era Stein)

(Divisa del 1913/14- agli antipodi dell'attuale
a righe larghe ma orizzontali).
La divisa casalinga del Celtic, specialmente nel periodo classico del calcio di metà XX secolo, quando nel resto d'Europa le tenute di gara erano piuttosto spartane e spesso ripetitive, era un autentico simbolo identificativo. Altra peculiarità tipica del Celtic era la numerazione delle maglie, che non è esistita fino al 1994. I numeri erano stampati, molto grandi, sopra i pantaloncini sia davanti che dietro (emblematici i filmati di repertorio in cui si vedono gli arbitri che per ammonire od espellere il giocatore, invece di guardare la schiena per scrivere il numero, guarda i pantaloncini).
(Rara immagine della maglia primigea del Celtic
del 1903 a bande verticali).
Molte squadre, nel tempo, si sono rifatte alla squadra scozzese per il loro look, come ad esempio i tedeschi del Greuther Furth, o i nordirlandesi del Belfast Celtic, o ancora gli spagnoli del Betis Siviglia o la squadra italiana Almas Roma, solo a volerne citare alcune; ma non menzionando i portoghesi dello Sporting Lisbona, che come molti, cadendo in fallo, erroneamente associano, tradizionalmente alla stessa emanazione calcistica e culturale: associazione mai confermata dalla società lusitana, che anzi tende a differenziare, come propria scelta identitaria.
La divisa da trasferta, specialmente negli ultimi anni, ha subito molte variazioni, passando dal bianco, al nero, al giallo-nero o giallo-verde e ad altri colori. L'attuale divisa da trasferta del Celtic è color oro con pantaloncini verdi e calzettoni oro e sostituisce un tenuta verde scuro con bordini bianchi. In precedenza la divisa era a strisce verticali nero-verdi, spostata poi a terza scelta e infine abbandonata, con pantaloncini e calzettoni neri. 

La squadra ha avuto nel 2007 anche un completo per le coppe, bianco con una banda verticale verde-oro.
Esclusa la prima annata dalla fondazione, dove sulle maglie campeggiava una croce celtica su scudo ovale rosso. Il Celtic ha sempre avuto un unico e solo stemma, ovvero un quadrifoglio verde e bianco bordato da circonferenze verdi. Non sono certi i motivi dell'adozione di questo simbolo, ma è chiaro il riferimento, almeno per somiglianza, allo Shamrock irlandese.

Negli ultimi anni, per il proprio merchandising o per varie iniziative, la società sta adottando anche un tipo di carattere molto simile a quello antico gaelico. È il caso di notare che il verde, presente sulle maglie e in altre componenti identificative del club, è un colore diffuso nelle tradizioni celtiche ed è il colore nazionale irlandese.

Custode premuroso di questa viva eredità culturale, in questi tre lustri sono stati in 2 ad "adornarsi'', a loro volta del fascino celtico'': per ben un trentennio esatto (1975-2005), il matrimonio discusso, per ovvie ragioni con il doppio diamante Umbro, che visse l’esaltazione degli anni d’oro, restando su maglie, incise nell'immaginario collettivo di tutti gli appassionati di calcio.

Finalmente, l'era del "mal digerito binomio'', terminò con gran sollievo di tutti gli scozzesi, con l’arrivo del contratto (da 2,5 mln di £ messo sul piatto dalla statunitense Nike), che, a detta di molti “ruppe l’assedio ’’, e regalò al club il suo primo contratto di sponsorizzazione tecnica da grande club


Nike ha portato soluzioni, interessanti, ed a volte discusse e discutibili nel corso del successivo decennio (2005-2015). Celebre, ai cultori del genere, la muta home passata alla storia per essere arrivata ai quarti di Champions League 2010-2011 contro il Milan, (sicuramente il momento più alto raggiunto dal sodalizio con lo”swoosh’’ sul petto). Ve ne proponiamo una “cartolina’’, amarcord di seguito, che farà piacere anche ai molti tifosi rossoneri, nostri assidui lettori.





Ma veniamo ai giorni nostri! Dopo avervi annunciata sopra la firma di questa rivoluzionaria partnership: per il Celtic, dal prossimo anno si aprirà una ulteriore fase storica, che non riguarderà solo la maglia in senso stretto. Non scriviamo queste righe per enfatizzare la notizia; ma ha ragion veduta!

Noi di Zona Maglie, infatti, siamo ad oggi, uno dei pochi network europei di settore a poter regalarvi alcune chicche e dettagli, mai svelati, concernenti la stipula del contratto che legherà “I Bold Bhoys’’ e NB.



Grazie alle preziose informazioni ricevute dai “colleghi’’ di  CalcioeFinanza, siamo in grado, dunque, di rivelarvi che per gli Scozzesi è in arrivo il contratto più remunerativo della loro storia, che li proietta a livelli degni del panorama europeo:

(New Balance e Celtic Glasgow presentano la Partnership
 lo scorso 3 Marzo al Celtic Park)
ACCORDO QUINQUENNALE - L’accordo sarà della durata 5 anni, (con opzione al rinnovo per le successive 2 stagioni), per un ammontare totale complessivo di 40 milioni di euro (36 milioni di sterline): nelle casse della società biancoverde finiranno 8 milioni a stagione (6 milioni di £). 

New Balance ha soffiato al rinnovo il club britannico al colosso Nike, (surclassandone l’offerta complessiva di ben 12 milioni complessivi, costringendola a desistere, per logiche di mera opportunità); prosegue dunque nella sua campagna di attacco al mercato del calcio europeo.
Ora ai più accorti tra voi, non sarà sfuggito di certo, come in realtà, i margini di contrattazione non siano poi stratosferici, anzi tutt'altro, paragonabili a normali standard economici, se parametrati a contratti siglati nelle leghe italiana, o con società europee di medio calibro. 
Nulla che anche aziende nostrane non avrebbero potuto soddisfare. La domanda allora sovviene spontanea: perché tutta questa discrepanza "siderale'' di trattamento economico rispetto ai soliti TOP CLUB EUROPEI? Ed ancora ci si chiede, perché la scelta di New Balance per sostituire il baffo Nike? Le risposte a questa sequela di fondati quesiti si possono trovare analizzando tutta una serie di requisiti che il trader che propone l’offerta, valuta e studia prelimanarmente, (parametri che abbiamo già analizzati, in precedenti articoli – vedi articolo Liverpool e Nigeria, ad esmpio), sui quali non ci dilungheremo ulteriormente). 
Intuibile anche per i profani, però, che la Scottish Premier League, di per sé non rappresenti una "vetrina'' appetita ed appetibile, ed anche se la tradizione 110ennale dei “Celts’’ funga da sempre da ottima calamita mechandising, con oltre 900.000 pezzi annui nell’area del Commonwealth, e oltre 2.000.000 circa, venduti sul mercato globale. Questo ci dà la sproporzione, per cui, Nike consideri l’operazione in downgrade, e il Celtic non più remunerativo. Questo potrebbe aprirci un ventaglio di domande, ad esempio sul perché, per l’appunto brand come Macron o Errea, non siano stuzzicate da una simile opportunità; L’arcano è presto svelato, occupano già posizioni in quel mercato, e ritengono ardita un’operazione del genere, comunque dispendiosa.

“New Balance, si è rivelato il partner ideale, con l’identikit perfetto: carta d’identità non britannica, dal forte ascendente internazionale, e ambizioni da gigante, come dimostra il loro baground’’, - ha commentato, così in sede di presentazione dello storico accordo Sir. Peter Lawwell, amministratore delegato del sodalizio di Glasgow. 

Crediamo che, oltre quanto asserito da Lawwell, scintilla motrice sia stata in realtà, proprio “la carta di credito’’ a supporto del pur ambizioso progetto, sventolata dalla major di Boston.

Va illustrato infatti, il momento societario del club “cattolico’’, che pur navigando in “mare piatto’’, è da mesi alla ricerca di nuovi Investitors, per consolidare il progetto aziendale, che prevede un corposo lavoro di ristrutturazione, degli impianti di allenamento e che puntano per il 2017 di rifarsi il look per restare al passo con il cacio europeo e restare competitivi anche in campo.

"Siamo onorati di entrare a far parte di una storia più grande di noi, e che deve evocare timore e rispetto. Per questo Vogliamo essere protagonisti con loro sulla scena europea per poi conquistare quella mondiale, obiettivo veramente importante per noi", ha detto Richard Wright, direttore generale di New Balance Football, in un comunicato. "Infine, ma certamente non meno importante, pensiamo ai tifosi del Celtic, che sono presenti ovunque nel mondo. Come brand globali desideriamo accompagnarli dovunque, mano nella mano con il club per scrivere assieme un futuro ricco di successi".

Bene evidenziare, in quest’ottica, come negli anno siano state già siglate, parallelamente, altre nuove importanti partnerships, sia logistiche che commerciali, in grado di garantire quella visibilità internazionale e quei know-how indispensabili per permttere al Celtic FC di ristare quel club modello e saldo  pilastro nella tradizione della storia del calcio.

Per comprendere la portata storica dell’accordo raggiunto, ricordiamo, se ce ne fosse bisogno, che New Balance è un forte concorrente sul mercato nel un business di successo di scarpe casual. L’azienda stima di raggiungere un fatturato di $ 3,3 miliardi di euro per il 2015. L'azienda considera il calcio come un mercato nel quale espandersi, arrivando a voler investire una cifra pari a 8000 milioni dollari per espandere la sua portata brand su scala globale nel prossimo decennio. 
Gli analisti considerano a ragione, da anni,questa Major in competizione per diventare il terzo marchio di settore, scalzando giù dal podio un altro colosso (in evidente e costante declino), quale la teutonica Puma S.E.; affermandosi tra i più competitivi nel calcio, dietro colossi come Nike Inc. e Adidas AG, New Balance punterà, nei prossimi 5 anni al di controllo di circa il 65 per cento del mercato delle sponsorizzazioni nel calcio.


Le nuove divise con le tradizionali hoops verdi orizzontali:




Nei giorni scorsi, quando erano  filtrate le prime immagini della maglia del Celtic per la prossima stagione completa di pantaloncini e calzettoni.dal sito specializzato Footyheadlines.com e come ci si aspettava  hanno sorpreso il mondo per il loro ritrovato appena.     

Lunedì 4 maggio — festa del Lavoro nel Regno Unito — alle 15.30 locali, L’attesa spasmodica per vedere la nuova maglia del Celtic 2015-16 di New Balance, che il mondo ha pregusta appunto, nella mitica cornice del Celtic Park di Glasgow palcoscenico della "passerella ufficiale''.

 Andiamo allora ad ammirarle le nuove creazioni realizzate dal brand americano e regalate al Celtic:
                                                                                              



Il nuovo kit concept si nutre della campagna  “Live for Celtic” che mira a evidenziare l’appartenenza dei supporter alla squadra.

Andiamo, allora a scoprirli i gioielli che NB ha regalati, con passione, alla storia del Celtic:




HOME - Come documentato da Footyheadlines.com: la nuova maglia 2015-16 del Celtic rimane nel solco della tradizione con le classiche hoops orizzontali verdi alternate a quelle bianche (5 verdi e 4 bianche) anche per le maniche. La novità introdotta da New Balance, che ha preso il posto di Nike, è l’idea di aggiungere delle sottili hoops verdi sopra e sotto quelle più larghe. La maglia del Celtic 2015-16 è un girocollo bianco ampio con scollo a V sul davanti a contrasto sul verde, con sem colletto a girocollo chiuso da un inserto bianco e con impressa la frase “A Club like no other” (Un club come nessun’altro)all’interno. Le strisce verdi sono accompagnate da altre due righe sottili che donano quell’impronta di modernità voluta dal brand americano. Il logo NB è elegantemente resinato solo sul petto in nero, (scelta stilistica di gran impatto, in pieno stile U.S.A.), alla destra, insieme all’iconico quadrifoglio cerchiato , emblema “araldico irlandese’’ del club,  sormontato da una stella anch’essa nera ricamata, a simboleggiare la vittoria del titolo nazionale, (che scomparirà in contesto europeo). Come lo scorso anno, il main sponsor Magners campeggia, in tri-colorazione tra la 2 sezioni di hoops da 4 bande. Sul retro, oltre alla stampa di nome e numeri, (fonts e logatura della Scottish Premier League); troviamo una croce celtica a ricordo della Sanit Patrick cross  stellata (Con riportata la data di fondazione, sui bracci, e il naming charatter sul palo), che si fonde con le tradizioni gaeliche tradizionali. L’etichetta e steel patch plastificata, posizionata all’altezza dell’anca sinistra è personalizzata e riporta il logo e la data di fondazione, con la dicitura Autenthic FC Celtic Product performed by New Balance. Nel complesso un connubio davvero chic tra tradizione ed intelligente innovazione stilistica. Le cosiddette ”multihoops’’ in aggiunta alle bande tradizionali in realtà, non sarebbero una primizia assoluta studiata dal desgner di Boston, ma hanno tratta ispirazione dai modelli (UMBRO) indossati tra il 1993 ed il 1995: quando “i Catholics’’ di Glasgow erano avvezzi apporre i numeri sui pantaloncini e sulle maniche, (prima che la riforma del board  SFL li obbligò ad apporli sul retro della casacca, uniformandosi alle norme del Internarional Football Board; interrompendo così un’”unicum tradizionale’’ che resisteva da quasi 95 anni).
                                                                 

I PANTALONCINI -  Bianchi, con bandina che corre su entrambi i lati rettofemorali con logatura a specchio nera per il brand logo, Mentre sul quadrante femorale opposto trovano posto il tradizionale shorts sponsor concesso dalla lega, la numerazione a caldo, e lo stemma del club, Per un risultato moto pulito, pur con un sovraffollamento di elementi grafici.

I CALZETTONI -  Bianchi con 2 bande “rugbistiche’’ ad hoops verdi con risvolto rotuleo a inserto in “pendant’’, con finitura hoop biaca, che riprende lo stile della casacca e la naming id nera, in circle eyed Celtic all’altezza della tibia, la NB intessuta a trama sul polpaccio. La ritroviamo anche, miniaturizzara anche sull’adesco tarziale dei mignoli a intarsio, ad indicare il corretto profilo vestibolare dell’indumento, (precisione maniacale americana).   
Nel Complesso una soluzione, che li rende unici e che incarna al meglio lo spirito combattente del club.

L’intero kit interagisce alla tecnologia NB Dry, progettata per garantire una traspirazione ottimale al corpo degli atleti in condizioni di fresco asciutto. in ogni condizione climatica ambientale durante la performance.




IL PORTIRE - A completare la ottima home match outfit collation, New Balance ha creato per il Goalkeeper un completo di gran classe, anch’esso nel solco della tradizione del club, per stessa ammissione di Lawwell. La muta dell’estremo difensore si rifà, infatti, all’iconico giallo, ormai una sorta di “status quo’’, idolatrato sulle tribune di Celtic Park, oramai da generazioni.   





                                                             
Il Template tinta unita giallo con inserti neri sulla chiusura del finto collo a balza, sui fianchi e sull’orlo delle maniche ed anche le gomitiere stile anni’80 (a toppa) sono nere ed imbottite.               
Per il resto ripropone l’esatta disposizione grafica del kit di movimento. Questa nuova divisa dei portieri in più, assembla l’ulteriore tecnologia NB Flex: una fibra maggiormente elasticizzata per non ostacolare il movimento.



Glasgow, 9 Giugno 2015 - A distanza di circa un mese, con un abile "Emotional pressure test'' il marketing di "Celts'', hanno esploso il secondo colpo, e avendo caricato un'ambiente già in fibrillazione, hanno svelato il secondo tassello del "puzzle'', quasi fosse una caccia al tesoro mediatica, riprendendo, per questa volta, le tecniche di imprinting promozionali mediatiche, brillantemente studiate da (Warrior Sports); della serie, ciò che funzionava, torna di moda, sempre! 
Il "Life Motive'' promozionale, anche questa volta, ha come filo conduttore,  si rifà e rafforza, il "tormentone “Live for Celtic”, ormai di tendenza in Scozia, che ben incarna lo spirito dei tifosi "Catholics'' e non solo. 

New Balance rivela Celtic Football Club 2015 2016 Green Away Palloni Kit, camicia, maglia da calcio

 AWAY KIT: UN TOCCO D'INNOVAZIONE CON QUEL PIZZICO DI IRISH GLAM.

Osserviamola ora da vicino questa nuova ed elegantissima Mise che New Balance ha sfoggiato per accompagnare "i Ragazzi impavidi'', nelle "battaglie fuori casa''.

Dopo un accurato studio storico culturale, alla ricerca di spunti e stimoli creativi, che potessero far innamorare i tifosi,i designer americani hanno sapientemente ripercorrere la storia dalle origini del "mito'', regalando a fans e collezionisti, non una semplice maglia, ma una vera e propria pagina "spaginata'' nella bicentenaria storia del club. 
Per oltre 100 anni,infatti, per quanti non lo sapessero, il  verde smeraldo di base  è stato sinonimo dell'away del CelticGuardando indietro ai momenti storici, dei mitici anni 60, culmine della gloriosa epopea del Celtic, che si conclude con i fasti del successo 1966-67  in Coppa dei Campioni, l'iconica muta verde a strisce, era usata, non solo in Europa, ma divenne di diritto anche il kit da trasferta. Questa memorabile soluzione  verde a strisce verticali è stata reinventata e rinfrescata con una elegante soluzione a pin streeps. (un po' facendo il verso al design Nike per l'Inter), ritenuta molto elegante e di tendenza nel design concept attuale.  
IL verde infatti, storico colore dei migranti gesuiti irlandesi, come abbiamo già avuto modo di spiegare sopra, rappresenta da sempre il forte legame col le radici originali ed ed compendio al mistico rapporto rapporto con la natura, da cui promanano i riti della tradizione celtico druida.
Chi meglio di NB poteva sapientemente ed originalmente trovare il giusto equilibrio tra rispetto atavico delle tradizioni ed autentico slancio emotivo verso l'innovazione. 
New Balance rivela Celtic Football Club 2015 2016 Green Away Palloni Kit, camicia, maglia da calcio
                                                                                                                                                                             





(la Nuova Away con la personalizzazione del bomber Sverigo-Italino John Alberto Guidetti).

Per ottenere una versione moderna di un tema classico, l'azienda U.S.A. ha sublimate le strisce bianche come a voler solcare a pioggia tutto il corpo costruttivo della maglia. Il Logo applicato in doppia tecnica: stampa in rilievo e ricamo in real colors. Fa elegante decoro di se, il collo a  V- con inserto integrato bianco a costina, stile anni '60. al suo interno e applicata una line high con l'inserimento dello slogan messaggio club "Un Club non come gli altri, suffragato ai lati dalle date dell'epoca dei grandi trofei. Sul retro del medesimo, con soluzione duble face positivo negativo è ricamata la croce celtica. Il kit è completato da pantaloncini verdi e calzini verdi con fini hops bianco gessate. Le logature ovviamente in negativo.

COMPLETO GOALKEEPER:

La maniacale cura del dettaglio ostentata da New Balance nella progettazione, nel rispetto della storia, anche per la tenuta away pretendeva di completare l'abbinamento con un look altnativo a colemento anche per gli estremi difensori.
Per i puristi del goalkeepers style, NB, ha studiato, una proposta dal fascino indiscusso; dalla tradizione anni '70 ed '80 ecco spuntare il fascino della colorazione Ivory Gray, un classico per i portieri in quegli anni. 
Come per Il template Home tinta unita total body, anche questo presenta inserti neri sulla chiusura del finto collo a balza, sui fianchi e sull’orlo delle maniche ed anche le gomitiere stile anni’80 (a toppa) sono nere ed imbottite.               
Per il resto ripropone l’esatta disposizione grafica del kit di movimento. Questa nuova divisa dei portieri in più, assembla l’ulteriore tecnologia NB Flex: una fibra maggiormente elasticizzata per non ostacolare il movimento. 
New Balance rivela Celtic Football Club 2015 2016 Green Away Palloni Kit, camicia, maglia da calcio

Anche in questa occasione, a margine di questo "secondo atto'' dello show di lacio non sono mancati commenti, pareri e giudizi. Vi riportiamo quello del Top Player of the Year e il giocatore dell'Anno del Celtic FC più votato dai fan, Stefan Johansen, che ha detto: 

"Hai sempre voglia di fare una grande impressione dal momento in cui scendi in campo - New Balance ha realizzato un kit da trasferta che ti da l'opportunità di essere orgoglioso della maglia che indossi. Il kit rimane fedele alle tradizioni locali, ed è unico e confortevole. Ci ha subuto entusiasmati tutti, davvero ".

Richard Wright, Direttore Generale di New Balance Football ha aggiunto: 

"Ogni kit che creiamo è importante per noi, ma questo è il primo Away Kit per un club del genere, abbiamo voluto mostrare ai tifosi che rispettiamo la tradizione e il patrimonio del club . Abbiamo creato un kit che respira il passato, pur progettato su un design moderno, elegante che annuncia l'ambizione sia del club, che di New Balance per sperare in un futuro di successo insieme''.


LA TUTA DI RAPPRESENTANZA:
                                                                     
I più attenti di voi avranno notato che durante la presentazione, alcuni giocatori e lo staff tecnico si siano presentati con la nuova tuta di rappresentanza; un modo per far subito "squadra'' e così, in puro confidential style New Balance ha trovato anche un originale escamotage per fare "assaggiare''  agli occhi un po' tutta la "Match colletioon'' che vedremo in campo il prossimo anno.                                                                              
Soffermiamoci allora su questa ulteriore perla del Design Made in U.S.A., merita la doverosa preview:


(La nuova Leisure del Celtic 205/16 by New Balance)

Outfit, solo, in apparenza total blak, su "modello California'' Basic, in polyestere acetato, DRY COTTON con  membrane di rete boons, in realtà, anche nella tuta "stadium'' New Balance ha voluto mostrare, fino in fondo, il suo essere americana, partendo dalla cura del dettaglio stilistico, fuso alla più alta tecnologia possibile. 
Ispirata agli Outfit da passeggio che normalmente vediamo in Formula 1, il modello è reso unico, per la trama trasluicida nera, con serigrafie embassade del quadifoglio in diagonale sul entrambi i pannelli, che quando allacciati, dalla zip a scomparsa verde smeraldo su guida nera, ricrea trama unica con un suggestivo effetto "tartan'' in pieno stile scozzese.  Una sottile banda orizzontale capospalle unisce elegantemente trasvelzamente l'intera giacca, arricchendola; a riprova di come un dettaglio posso arricchire un lavoro, anche minimal. La logatugatura a Specchio vede sul pannello  destro della giacca con soluzione gommata in negativo bianco il Brand logo NB; mentre sul lato del cure trova posto lo stemma applicato in stampa semi resinata. che sormonta l'applicazione del marchio sponsor  in petch etichetta. Una soluzione molto molto pulita, che non disturba l'occhio ed è corente nello studio degli spazi. I polsini e il profilo basso sono tracchiati da finiture interne, vedo non vedo smeraldo. Sul retro del colletto, in zona sagittale cervico. scapolare è apposta in stampa l'iconica croce celtica, e sotto il naming sociale in barllom corsiva, e la data di fondazione. Correda il tutto l'elegante laccetto hop con tastino ovale, a chiusra "effetto bomeberizzato''. Sul profilo esterno pannellare destro campeggia ina mini flaggy etiquette smeraldo e bianca, con i dati del club e consuete indicazioni prodotto.
I pantaloni, rivisti a specchio, lo stesso concept. Completamente in tinta, non mostrano apparenti dettagli di rilievo, se non per la finitura interna borbo delle tasche a svaso, di media profondità. La logatura ancche in questo caso, ricalca a specchio della della giacca. 
Dettaglio interessante invece lo scoviamo, appena sotto la stant profilo delle tasche, dove notiamo, come per i calzettoni, la miniatura ricamata n biaco NB, che accompagna verso il basso accenni di finitura cordura verdi, a cuspide. Fanno bella mostra di sé dei laccetti piatti classici, anch'essi verdi in vita, molto eleganti. 
Anche nella leisure wear NB ha insirita la soluzione comfort NB Flex
Un lavoro, che ai molti, potrà apparire marginale, ma  che dimostra al contrario la attitudine alla ricerca del brand. La tuta entra così di diritto, nell'ottica commercializzazione, come potenziale nuovo pezzo da comprare, e deve essere seducente. Altro ulteriore scatto in avanti culturale  nelle logiche commerciali, imposte dal "Nuovo Equilibrio'': che puntino davvero a tutta la collezione, come attrattiva, non più focalizzata esclusivamente sui kit da gara, original o replica che siano.


           
Entrambi i Kits saranno disponibili presso  gli  on-line and real Stores:UK Soccer Shop , Kitbag  e World Soccer insieme
Un ulteriore terzo kit: bianco o giallo, data la preminenza di verde nelle prime due, è attesa in estate verde, “battezzata'' come winning challenge. (al prezzo lancio stimato di 60 £, secondo l'ufficio marketing).









Lo stesso club, attraverso la campagna promozionale dedicata, vuole incentivare all'acquisto i fans: invitandoli a selfarsi al momento della conquista del "cimelio'' e condividere le proprie emozioni con le nuove Hoops indosso, per entrare, ognuno a suo modo modo, nella nuova era del club, grazie all' #liveforceltic; per fare dei colori del Celtic, la propria esperienza di vita! E questo è solo l'inizio. Sono previste altre straordinarie campagne social di massa, nei prossimi mesi, per far letteralmente"innamorare'' tutti di questa nuova pelle.


                                                          



                                                                                  
Come giudicate i nuov look del Celtic: una sfida vinta o persa da New Balance? Secondo voi, l’innovazione nel Mito, riuscirà a sfiorare la leggenda?

Ed ancora New Balance saprà mantenersi in equilibrio sul filo dell’ispirazione tra l’Immortalità e futuro?  -...Se questi sono i presupposti… .



in Upgrade... to be continued...


Alessio Pasquinelli.





Fonti giornalistiche e web:

Flyer Lancio New Ballance Celtic:  http://i1.wp.com/footballfashion.org/wordpress/wp-content/uploads/2015/05/Celtic-FC-2015-2016-New-Balance-Home-Kit-16.jpg?resize=550%2C352
Immagini e storiografia Celtic FC: https://it.wikipedia.org/wiki/Celtic_Football_Club
Storia del Celtic: Libro "the legend of Celtic'', Einaudi.
Informazioni contrattuali Celtic - New Balance: redazione - www.calcioefinanza.it
Annuncio Partneship ufficiale: www.newbalance.com/football
Storia della Maglia Celtic: https://it.wikipedia.org/wiki/Celtic_Football_Club
La Vicenda del Calciatore Scalzo: http://sport.sky.it/sport/calcio_estero/photogallery/2014/11/27/federico_buffa_racconta_viaggio_in_india.html
Shooting Fotografico Presentazione: ww.celiticfc.net/celtic_TV
Immagini di reperporio Maglie Celtic Umbro: http://www.passionemaglie.it/2015/05/celtic-maglia-nuova-new-balance/
Video Prentazione Ufficiale: https://youtu.be/NRyPjG_8r3k
Flyer Campagna promozionale "LIVE FOR CELTIC'':https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEiFPBq346K7ARcnfEX3QNn92Wc1FLRiL5jO46-twvs0TgKApW75xxOpenyNGGOPAxZjxfiphFBnATGB7uHodRTEtYJMCGnnGsqgHdl-conP1LASv-Y6Uzmg0Ap9BFBDl-Ysfdmyhk043vJtFQwIKGlyxW9b-nN1N0wp0fqXnUZ2YvR0alstWjPCvLrf1dY4d-ZX=
La Storia dei Lisbon Lions: https://it.wikipedia.org/wiki/Lisbon_Lions
Presentazione Away Kit: https://www.facebook.com/nbfootballofficial?fref=ts - http://footballfashion.org/wordpress/2015/06/10/new-balance-reveals-celtic-fc-201516-away-kit/
Video Presentazione Away: http://www.youtube.com/feature=player_embedded#t=43



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